Il 1969 è stato un anno irripetibile per la Capitanata, caratterizzato da una straordinaria mobilitazione popolare che produsse storiche conquiste: dalle lotte della popolazione del Subappennino per ottenere che il metano da poco rinvenuto nel sottosuolo di quelle colline venisse utilizzato localmente, al duro scontro che oppone i braccianti della Cgil al padronato agrario per il rinnovo del contratto; dalle lotte per l’acqua e l’irrigazione alla esplosione della contestazione studentesca, quell’anno ha scritto una pagina fondamentale della storia civile della provincia di Foggia.
Quell’anno favoloso è anche al centro del progetto “Memoria Ritrovata“, promosso da Auser Territoriale e Spi Cgil di Foggia, con il sostegno di Regione Puglia e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, che lo hanno inserito tra i 17 progetti finanziati con il bando “Luoghi della Memoria”, ed attuato in collaborazione con Cgil, Fondazione Foa, Anpi di Capitanata e Ufficio Scolastico Provinciale.
Al centro delle attività progettuali c’è stata la produzione di un documentario diretto da Geppe Inserra e Matteo Carella: Foggia 1969, storia di un anno favoloso.
Ma cosa accadde, precisamente, quell’anno. Eccovi il diario, estratto dalla appendice della tesi di laurea di Michele Casalucci su “Movimento bracciantile e trasformazioni in Capitanata nel decennio 60” con la cronologia degli eventi che interessarono il movimento operaio e bracciantile nel decennio 60. La tesi, in Storia Contemporanea, è stata discussa alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bari, relatore il prof. Franco De Felice.
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