Quando Cerignola fu culla del femminismo

Subito dopo la Liberazione, Cerignola fu la culla di uno dei primo movimenti femminili del Mezzogiorno. Un gruppo di donne giovani e coraggiose si organizzò per lottare contro l’analfabetismo e sostenere la partecipazione al voto. Costituì il circolo dell’Udi, si batté perché i partiti della sinistra e il sindacato riconoscessero il loro ruolo di protagoniste dell’emancipazione civile e culturale. Negli anni successivi promosse iniziative per la pace, per l’assistenza ai poveri e agli anziani, per l’emancipazione delle donne.
Una bella pagina di storia pubblica, non conosciuta come meriterebbe, riportata alla luce e rievocata nel «laboratorio di memoria» tenutosi presso la Camera del Lavoro di Cerignola, ad iniziativa dell’Auser e dello Spi Cgil di Capitanata. La manifestazione rientra nell’ambito del progetto «Memoria, coesione, futuro» promosso dall’associazione per l’invecchiamento attivo e dal sindacato dei pensionati della Cgil, e sostenuto dall’assessorato al welfare della Regione Puglia che lo ha finanziato con il bando Puglia Capitale Sociale 3.0.
Le gesta delle pioniere del movimento femminile di Cerignola sono state rievocate a partire dalla splendida foto ritrovata da Matteo Carella – che potete vedere in apertura – e dalla lettura di alcuni brani del romanzo di Marco Pizzolo «Se un giorno la voce di Radio Londra» dedicato proprio a queste meravigliose donne.
A raccontare la fotografia è stata Ripalta Netti, che ha identificato e ricordato ciascuna delle donne che si vedono nel prezioso scatto. I testi del romanzo sono stati letti dall’attore Tonio Sereno, e commentati dall’autore.
La particolare temperie politica e sociale di quegli anni è stata ricordata da Anna Pizzolo, che rientrò a Cerignola, dov’era nata, solo dopo la caduta del fascismo, che l’aveva costretta a duri anni di confino, tra Tremiti e Favignana, per seguire la sua famiglia e suo padre, antifascista e amico personale di Giuseppe Di Vittorio.
Numerosi, appassionati ed emozionanti i contributi di memoria e i ricordi che hanno vivacizzato la serata, condotta da Geppe Inserra, presidente provinciale Auser, e introdotta dal saluto di Gianni Marinaro, coordinatore della Camera del Lavoro di Cerignola.
Sono intervenuti, tra gli altri, Carlo D’Andrea, segretario generale Spi Cgil, Tina Pizzolo, segretaria Spi Cgil, Savino Bersichella, segretario Lega Spi Cerignola, Vittorio Cucci, dirigente regionale Auser, Antonio Pugliese, Raffaele Loconte e Geremia Loconte, che ha rivolto all’amministrazione comunale un accorato appello affinché provveda alla pulizia e al restauro delle lapidi dedicate a personaggi che hanno dato lustro a Cerignola (Giuseppe Di Vittorio, Pietro Mascagni e Teodato Albanese), che versano in una situazione di grave precarietà.
L’appello è stato raccolto da Spi Cgil, Auser e dal presidente dell’Anpi di Cerignola, Giovanni Magnifico, che promuoveranno opportune iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Comune.

Potete guardare la galleria fotografica dell’evento cliccando qui.

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